Cos'è il malthusianesimo:
Il malthusianesimo, chiamato anche modello di crescita esponenziale, è una teoria del XVIII secolo che indica una futura carenza di risorse dovuta al fatto che il la popolazione cresce per progressione aritmetica (2, 4, 8 …) mentre il la produzione alimentare è generata aritmeticamente (1, 2, 3… ).
Il malthusianesimo si riferisce al modello dell'economista britannico Thomas Robert Malthus (1766-1834) esposto nel suo Saggio sul principio di popolazione, 1803.
Malthus teorizza, nel contesto della Rivoluzione Industriale, che, a causa della crescita ineguale tra popolazione e cibo, l'imminente collasso delle risorse dovrebbe essere evitato controllando la sovrappopolazione attraverso misure che suggerisce, come:
- Controllo delle nascite.
- Celibato onesto.
- Pianificazione famigliare.
- Utilizzo della previsione per adeguare i criteri.
- Eliminazione degli aiuti di Stato per la popolazione vulnerabile.
In questo senso, le idee di Malthus sono state utilizzate per giustificare le politiche fasciste che sorgono nella seconda guerra mondiale e che danno origine, ad esempio, all'Olocausto.
Caratteristiche del malthusianesimo
Il malthusianesimo è una teoria demografica, economica e socio-politica che postula due caratteristiche fondamentali:
- Il raddoppio della popolazione ogni 25 anni per progressione geometrica (2, 4, 8 …), e
- I rendimenti decrescenti e limitati alla capacità produttiva dei suoli.
Da queste due affermazioni, Malthus conclude che l'umanità si sta dirigendo verso un'imminente sovrappopolazione e carenza di risorse, suggerendo così misure in linea con il pensiero del XVIII secolo.
Influenze del malthusianesimo
Il malthusianesimo, o modello di crescita esponenziale, è stato utilizzato come giustificazione scientifica per teorie future, come:
- La teoria eugenetica di Francis Galton (1822-1911), e
- L'evoluzionismo o darwinismo sociale di Herbert Spencer (1820-1903).
Thomas Robert Malthus è tra i quattro autori più riconosciuti del pensiero economico classico emersi tra il XVIII e il XIX secolo, insieme a David Ricardo (1772-1823), Adam Smith (1723-1790) e John Stuart Smith (1806-1873). Il pensiero economico classico trasforma l'economia, fino ad allora corrente filosofica, in scienza.