Cos'è la cognizione:
La cognizione è definita come azione ed effetto del sapere. La parola deriva dal latino cognizione che a sua volta è costituito dalle particelle con, che significa "insieme" o "tutti", e gnosco o gnoscere, che significa "sapere" o "avere nozioni".
Pertanto, la cognizione è una facoltà dell'essere vivente che gli consente di registrare e interpretare le informazioni che riceve attraverso l'esperienza, la percezione e la soggettività.
Il processo di cognizione comporta l'uso di abilità mentali come l'attenzione, la memoria, i sentimenti, il ragionamento, la capacità di risolvere problemi, il processo decisionale e, infine, l'apprendimento.
L'uso del termine cognizione è molto ricorrente in discipline come psicologia, neurologia, sociologia, filosofia, antropologia e scienze dell'informazione. Quest'ultimo implica che oggi si teorizza sulla possibilità di svolgere processi cognitivi da parte di entità non umane.
Guarda anche:
- Conoscenza.
- cognitivismo.
La cognizione secondo la psicologia
Per la psicologia, la cognizione è un processo complesso in cui si realizzano diverse fasi:
- Percezione: è legato alla cattura di stimoli esterni ed interni attraverso i sensi.
- Attenzione: processo in cui l'entità focalizza le sue capacità mentali sull'informazione che sta ricevendo.
- Apprendimento e memoria: la prima implica l'acquisizione di nuove conoscenze o la modifica e l'estensione delle conoscenze precedenti, mentre la seconda implica la capacità di memorizzare, codificare e recuperare tali informazioni.
- La lingua: sia esso orale, scritto o gestuale, permette la comunicazione delle conoscenze acquisite.
- L'emozione: i suoi processi sono simili alla cognizione "razionale".
- Ragionamento e problem solving: eIl ragionamento permette di valutare le informazioni ottenute e facilita l'individuazione di soluzioni.
- metacognizione: riferito alla coscienza che il soggetto sviluppa del proprio apprendimento.